9 Giugno 2018

Elettroterapia

L’elettroterapia si definisce come l’utilizzo dell’energia elettrica, nelle sue varie forme, a scopo terapeutico.
I tipi di correnti impiegate sono essenzialmente due:

  1. La corrente continua
  2. La corrente variabile

La corrente variabile

È caratterizzata dal fatto che è un tipo di corrente che non si modifica né in direzione né in ampiezza. Tre le correnti continue la più utilizzata è la ionoforesi.

La ionoforesi è una forma di elettroterapia antalgica utilizzata per veicolare all’interno dei tessuti delle sostanze medicamentose, che sfrutta la capacità di queste ultime di trasformarsi in ioni quando sono disciolte in soluzioni acquose.

Gli ioni sono caricati positivamente o negativamente ed utilizzano il flusso di corrente per penetrare, attraverso la superficie cutanea, all’interno del tessuto. Occorre conoscere la carica attiva del farmaco per porlo in posizione opportuna rispetto al flusso della corrente.

La penetrazione del medicamento dipende dai seguenti fattori: dalla purezza del farmaco, dalla grandezza degli elettrodi (solitamente più piccolo l’elettrodo attivo, quello con polarità uguale al farmaco e più grande l’altro), intensità della corrente (0.05-0.1 mA/cm2) e dal tempo di trattamento che non deve essere inferiore alla mezz’ora.

Per consentire la massima apertura dei pori è necessario detergere e preparare accuratamente la cute. La frequenza dei trattamenti è quotidiana per 10-15 sedute.

La corrente variabile

La corrente variabile, termine molto generico, per indicare numerose forme d’onda in cui le diverse conformazioni, la durata dell’impulso e i tempi di azione e pausa creano differenti effetti terapeutici.

Effetti sull’organismo

L’utilizzo dell’energia elettrica produce effetti diversi sull’organismo dove si incontrano:

Effetto eccitomotorio

Correnti faradiche
solitamente si utilizza per la stimolazione di un muscolo normoinnervato. Il livello della corrente normalmente viene scelta in base alla supportabilità-percezione del paziente. Normalmente i trattamenti hanno frequenza giornaliera per un tempo di 10-20 minuti;

Correnti rettangolari
solitamente si utilizzano per il rafforzamento muscolare e la prevenzione ed il trattamento dell’ipotrofia muscolare. Trovano applicazione generalmente, oltre alla medicina riabilitativa, anche nella medicina dello sport. Normalmente i trattamenti hanno tre sedute settimanali per un tempo che varia dai 20 minuti ad alcune ore;

Correnti sinusoidali
tra le correnti sinusoidali le più diffuse sono le correnti di Kotz. Solitamente si utilizza per la stimolazione di un muscolo normoinnervato;

Correnti esponenziali

Effetto antalgico

Tens
viene impiegata in tutte le patologie in cui si desidera ottenere una riduzione del dolore, anche non dell’apparato osteo-mio-articolare. L’effetto antalgico della stimolazione transcutanea è da attribuirsi a più fattori: eccitazione selettiva delle fibre nervose con conseguente inibizione dei neuroni spinali, trasmissione noicettiva, liberazione di endorfine che attivano i circuiti cerebrali inibenti la trasmissione del dolore. L’effetto antalgico della corrente Tens perdura diverso tempo anche dopo la fine del trattamento. La durata di una singola seduta di TENS e dell’intero ciclo di terapia possono variare da circa mezzora al giorno per cicli di 10-15 sedute (se l’effetto antalgico è soddisfacente e si prolunga dopo la fine del trattamento) sino a trattamenti continui di uno o più giorni in quei pazienti con dolore cronico che hanno una risposta alla terapia antalgica buona ma ridotta nel tempo;

Diadinamiche
Le correnti diadinamiche sono una forma di elettroterapia antalgica a bassa frequenza 50,100,200 Hz. Come si è visto, essenzialmente le azioni terapeutiche sono di tipo eccitomotorio, vasomotorio ed antalgico, nell’ambito delle varie correnti vi è la prevalenza di un’azione terapeutica sull’altra. Solitamente i trattamenti, con frequenza quotidiana, durano 15-20 minuti.

Interferenziali
Le correnti interferenziali si ottengono dall’interferenza di due correnti sinusoidali a media frequenza. Solitamente i trattameni, con frequenza quotidiana, durano 20-30 minuti.